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Il Domaine Barmès-Buecher, guidato da Genevieve con l'aiuto dei figli Sophie e Maxim. Una donna di aspetto minuto, sorriso caldo e accogliente e occhi vispi come un folletto, che trasmette tutto l’amore e la passione per la sua terra, i suoi vini ed il proprio lavoro, nonostante le fatiche che comporta. L’azienda che conta circa 17 ha è condotta in regime biodinamico, cosa davvero comune in questa regione, e metodo che consente di raggiungere il migliore equilibrio tra piante e terroir, favorendo la resistenza naturale delle viti e la loro buona salute, che si traduce in vini profondi, ricchi e di grande potenziale evolutivo. Tra il suo parlare fitto e ininterrotto, un po’ in inglese e un po’ in francese, scopriamo la sua produzione, incontrando vini di bella fattura e di interessante rapporto qualità/prezzo. Ci racconta anche del processo di vinificazione, nel quale usa sia tank di acciaio che tradizionali futes di legno da 600 litri, prediligendo il metallo per il Gewurztraminer. Inoltre soddisfa le mie curiosità spiegandomi come il disciplinare alsaziano definisca anche la potatura, a doppio capovolto per tutti, con la possibilità di singolo braccio per il Sylvaner o in caso di alcune vigne giovani. Essenziale inoltre tenere le vigne basse rispetto al suolo, per limitare la produzione ed aumentarne la qualità. Come sempre però quello che racconta maggiormente il suo lavoro sono i vini.
Scheda tecnica