

Questo Barolo, proveniente dai vigneti di La Morra, presenta profumi intensi e da meditazione. Ai sentori floreali che rimandano alla rosa di macchia subentrano note di piccoli frutti rossi e spezie quali liquirizia ed erbe aromatiche. Al palato è elegante e potente allo stesso tempo, equilibrato e con tannini vellutati. Finale lunghissimo.
La famiglia Gaja ha iniziato a produrre vino a Barbaresco, nelle Langhe nel 1859, ed è da sempre riconosciuta come uno dei nomi-simbolo nella produzione di Barbaresco. Lo sviluppo dell’azienda vitivinicola avvenne con il papà Giovanni, che ampliò il patrimonio di vigneti acquistando anche quelli, che oggi rappresentano i gioielli di famiglia, i cru Sorì San Lorenzo, Costa Russi, Sorì Tildin e Darmagi, dai quali in seguito Angelo Gaja, ha creato i suoi capolavori, ovvero i tre Barbaresco omonimi e il Langhe DOC di taglio bordolese. Gaja oggi possiede 92 ettari di proprietà condotti nel pieno rispetto della natura, per una produzione di circa 350.000 bottiglie annue. Vini preziosi che rispecchiano perfettamente la personalità di Angelo, o meglio il suo modo di intendere il vino. Per questi, infatti, “l’artigiano deve fare dei vini che prima di tutto piacciano a egli stesso, quindi deve poi saperli raccontare. Anzi, quest’ultimo aspetto è fondamentale”.
Scheda tecnica