

Casale del Giglio è diventata con gli anni, sempre di più un punto di riferimento dell’enologia laziale e nazionale, sperimentando l’allevamento di nuovi vitigni: dal Viognier al Tempranillo, dal Petit Manseng al Petit Verdot, su una terra che, trent’anni fa, era ancora vergine dal punto di vista della viticoltura e raggiungendo l’eccellenza con alcune sue produzioni di maggior pregio. Altro punto di forza di questa dinamica realtà è la diffusa reperibilità dei suoi prodotti e l’ottimo rapporto qualità-prezzo, a voler confermare il concetto che, per bere bene non è assolutamente necessario dover spendere una fortuna!
Impenetrabile color porpora, regala profumi altrettanto intensi di frutta matura a polpa rossa e fragola, note di sottobosco e speziate. Morbido e bilanciato, sorretto da discreta acidità e con tannini ancora un po’ scalpitanti. Finale speziato.
Con cannelloni di carne, tagliatelle alla bolognese, spezzatino di manzo con patate e con un bel pollo arrosto.
Scheda tecnica